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venerdì 22 febbraio 2013

I sondaggi:realtà virtuale o scienza della verità?

I sondaggi: realtà virtuale o scienza della verità? a cura di Giancarlo Vignoli


Quanto le "realtà virtuali" dei sondaggi influenzano l'opinione popolare?          
Quanto l'uso - e l'abuso - dei cosiddetti "sondaggi indicativi" ha cambiato il modo di fare politica?
E' difficile dare una risposta univoca a questi interrogativi: certo è che, almeno per il grande pubblico, le vere e proprie "crociate" mediatiche, portate avanti dalle grandi figure della politica italiana, sono, spesso, disorientanti.
Fu quando il "sensorio" di partiti ormai in crisi e snaturati cominciò a diventare assai meno vigile, che i leader si "infatuarono" dei sondaggi. Con risultati spesso disastrosi, in quanto il comportamento elettorale "registrato" risulta, molte volte, notevolmente - o totalmente - diverso da quello poi effettivamente riscontrato.
Statistiche e dati, percentuali e sigle: questi gli strumenti fondamentali dei più importanti istituti demoscopici.
Non è semplice, tuttavia, stabilire in che modo ed in quale misura questo insieme di fattori si limiti a registrare una tendenza effettiva degli elettori della Nazione, o almeno del campione di elettori intervistato.
In più di un'occasione, infatti, sono state espresse delle riserve sulla reale "oggettività" di tali analisi; proprio come sono state, talvolta, avanzate ipotesi su come questi sondaggi, nati come semplici strumenti di indagine, siano in realtà divenuti sottili espedienti impiegati, da parte o più parti politiche, per "eliminare" gli elementi di disturbo e i potenziali fattori di ingovernabilità dal proprio schieramento che da quelli altrui, la cui tendenza può essere contrastata in nome dell'eterno argomento del <<voto utile>>, confermato - e rafforzato - da statistiche favorevoli.
Sta di fatto che si dovrà aspettare la sera del 25 febbraio, per conoscere il ruolo che le indagini elettorali hanno giocato e per capire se - e in che misura - sia stato effettivamente meglio, per i politici e per i cittadini, non disporre più, o forse non aver mai disposto, del vecchio, caro "intuito", in favore di una rappresentazione statistica - dall'incerto carattere indicativo - nel guado fra reale e virtuale.